IL VIAGGIO

Avendo lontano l’amore, mi ritrovo spesso a viaggiare in treno. Credo si possa definire simile ad un’esperienza mistica guardare fuori dal finestrino lo scorrere dei paesaggi , mentre nella testa frullano talmente tanti pensieri da poter analizzare quasi completamente la propria intera esistenza.
Il viaggio d’andata è sempre piacevole. Con il sorriso sulle labbra ci si appresta a raggiungere la tanto ambita meta, ci si aspetta di trascorrere giorni felici, esperienze nuove, emozioni .
A volte si dice che è l’attesa del piacere l’essenza del piacere stesso. Non sono mai stata molto d’accordo con questa affermazione, ma nel caso di un viaggio, credo racchiuda la verità assoluta.
Interessante è anche lo “studio” degli altri viaggiatori. Guardarli, il provare ad immaginare la loro vita, dove stanno andando, da dove vengono, cosa o chi hanno da raggiungere, cosa li ha spinti a partire , motivi di lavoro, di cuore, familiari, un’emergenza. Non sono mai stata interessata agli altri esseri umani ma, seduta su quella poltrona un po’ scomoda, mi ritrovo a sentirmi parte di una ristretta nicchia , unita da emozioni così simili, miste tra speranze e paure, tra aspettativa e realtà, tra abitudine e novità. Ognuno con il proprio libro, ognuno con la propria canzone preferita nelle cuffie. Ma tutti guardano lo stesso paesaggio.
Quello che non riesco a tollerare è il viaggio di ritorno. Con il cuore pieno d’amore, gli occhi colmi di posti nuovi e bellezza, il corpo rilassato e finalmente non stressato, si torna in viaggio con la consapevolezza di essere ricatapultata nella solita realtà, nella triste quotidianità di tutti i giorni, nell’apatia.
Ma non mi importa. Anche se le mancanze si fanno sentire, continuerò a viaggiare, sempre. Perché nessuna sofferenza può battere una gioia così grande.

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2 pensieri su “IL VIAGGIO

  1. ..però anche il viaggio di ritorno può avere il suo fascino: se le cose sono andate bene si ha il tempo di rivivere quei momenti, non più come un sogno, un’attesa, ma come piccola ricchezza ormai acquisita.
    e se le cose non sono andate per il verso giusto, bè, allora il treno diventa una sorta di camera di decompressione dove smaltire in solitudine la delusione prima di dover affrontare gli altri. 🙂
    ml

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